Atene
Dopo la sosta a Meteora ripartiamo verso Atene, è qui, in una semi stazione di servizio adibita a bisca dai vecchietti del paese che avrò il ‘piacere’ di gustare per la prima volta il caffè greco, e penso insieme a lui anche il peggior caffè della mia vita. L’itinerario prevede 4 ore di viaggio esatte, e un paio sulla nuova autostrada che ci porterà fino ad Atene. Arrivati in città abbiamo giusto il tempo di conoscere Marcel, il nostro host, che ci illustra velocemente i punti d’interesse su una mappa e ci consegna qualche dritta sui quartieri da visitare e siamo subito in strada a vedere cosa può offrirci Atene.
Se state pensando che la visita della città richieda numerosi giorni vi state sbagliando, Atene la si può girare in un giorno, se escluderete dal vostro tour i vari musei e vi concentrerete unicamente sui reperti archeologici.
Appena arrivati ci siamo diretti verso lo Stadio Panathinaiko, dove abbiamo potuto usufruire delle ottime audio guide gratuite, lo stadio è l’unico monumento a disporne, qui ho provato a fare un giro di corsa sulla pista dello stadio, se non mi è venuto un colpo qui penso che non mi verrà più (c’erano 40gradi e la pista sintetica non aiutava di certo), da non perdere anche il museo delle torce olimpiche presente all’interno dello stadio.
Poi è stata la volta del tempio di Zeus e dell’arco di Adriano, abbiamo optato per il package ticket che ci permetteva di poter visitare liberamente tutti i principali monumenti e resti archeologici della città, da li ci siamo spostati sull’acropoli che sovrasta tutta la città, davvero particolare l’atmosfera che si viene a creare a quell’altezza in mezzo a una storia millenaria.
Da lì scendiamo, una visita veloce all’areopago, da lì diretti verso la libreria d’Adriano poi è la volta dei resti dell’Agorà romana e subito dopo di quella greca.
Stremati dal caldo soffocante decidiamo di tornare a casa e concederci una bella doccia e un pò di riposo prima di uscire a scoprire l’Atene notturna, optiamo per un giro turistico a Piazza Syntagma e terminiamo in un localino del quartiere Plaka. Torniamo a casa imbottiti di Moussaka (una specie di parmigiana greca) e pronti a ripartire il giorno dopo verso Nafplio e Sparta subito dopo!