Barcellona, di nuovo
Questo sarà il week-end di Barcellona, per la terza volta negli ultimi tre anni riuscirò a passare qualche giorno in una delle mie città preferite. Amo praticamente tutto di questo groviglio di calles. Ne conosco gli odori, i sapori, a tratti persino i segreti. Quest’amore smisurato mi sta spingendo ad impararne persino la lingua, non il catalano s’intenda, lo spagnolo.
Questa volta sarà tutto diverso farò un viaggio in gruppo, con altre tre coppie d’amici. Ed in più ritroverò un vecchio amico conosciuto in India. Diego, software engineer a Barcellona, catalano d’origine, abbiamo condiviso una bella serata chiacchierando in un ostello semideserto nella periferia di Varanasi e ci siamo salutati con la promessa di rivederci a Barcellona, oltretutto ora che ci penso, ricordo d’avergli offerto mezza corsa Uber e in cambio Diego mi aveva promesso un caffè in terra spagnola per sdebitarsi. Non vi ho ancora raccontato nulla di questi luoghi ma tranquilli, è tutto un work in progress, ed ho in serbo grandi progetti.
Questa volta sarà un viaggio votato all’architettura, oltre ai classici punti fissi che una visita a Barcellona chiede furiosamente, penso a park Guell, La Pedrera (dopo aver letto l’ultimo romanzo di Dan Brown, Origin, ho una voglia matta di tornare in quel maledetto sottotetto in mattoni), il mercato di Las Encantes, con la sua copertura a vetri e l’intramontabile, ed infinita, Sagrada Familia. Vorrei riuscire a visitare il padiglione tedesco progettato da Mies Van der Rohe per l’esposizione internazionale del 1929. Purtroppo l’originale non esiste più, infatti nel 1986, la fondazione MVdR e il municipio di Barcellona hanno deciso di ricostruirne un modello in scala 1:1 nell’esatto luogo in cui sorgeva l’originale. Da grande sostenitore delle idee progressiste dell’architetto tedesco come potrei farmelo mancare?
E dopo? Ci sarà la sangria, il tibidabo, piatti di mariscos a volontà ed ancora sangria. Come vi sembra il programma per questo week-end?